Colare nell’Asana, dal punto di vista dello Yoga Tantrico Non Duale, è letteralmente “liquefarsi”. La liquefazione passa innanzitutto dalla percezione constatata che il nostro corpo si manifesta come un coagulo
Cena in Meditazione Casa dell’Arte – Rasa di Varese Giovedì 9 novembre dalle ore 20 alle ore 22:30 La Meditazione sul Cibo è una meditazione in cui possiamo entrare in
Esplorare il corpo spogli di ogni concetto. Occorre innanzitutto ascoltare senza riferimenti. La posizione, l’asana, rimane l’incognito che avvicinate senza preconcetti. Un po’ come una stanza oscura nella quale aprite
Sulla lentezza dei movimenti E’possibile si pratichi con lentezza, almeno finché la base del lavoro non sia compresa e integrata. Andare veloce, per la maggior parte delle persone, è un
Quando facciamo zazen la mente segue il respiro. Quando inspiriamo, l’aria entra nel mondo interno. Quando espiriamo, l’aria esce nel mondo esterno. Il mondo interno è illimitato, e così pure
Lo yogin (cioè il praticante) nella formulazione tantrica kashmira non duale partecipa sensorialmente ed emotivamente all’esperienza. Nessuna tensione di trascendimento della realtà lo anima. Nulla da cercare, nulla da raggiungere,
L’intuizione della Luce e lo spalancarsi della coscienza sull’Infinito. Le parole di Plotino: “L’occhio non vede sempre la luce esteriore ed estranea, ma vede, durante brevi istanti, prima della luce
Il disvelamento progressivo della Bellezza è il risultato di un personale “addestramento” (in senso yogico) all’esperienza della Meraviglia.
In questo tempo di estate matura, sgorgante in se stessa e da se stessa, le parole di Simone Weil descrivono l’esperienza estetica organicamente incarnata: “Per amore, l’Amore è disceso in
Se penso, non sento. Se sento, non penso. Ciò che pacifica l’anima si veste di silenzio, morbido e dolce il mondo negli istanti in cui, senza più cercare, trattenere, sperare