29
Ago
Lo yogin (cioè il praticante) nella formulazione tantrica kashmira non duale partecipa sensorialmente ed emotivamente all’esperienza. Nessuna tensione di trascendimento della realtà lo anima. Nulla da cercare, nulla da raggiungere, nulla da superare. Piuttosto, lo yogin sente esteticamente. Lo stato di coscienza estetico è pervaso da estasi, cioè dalla gioia. La gioia estatica è integralmente e radicalmente libera da una qualsiasi idea di utilità personale o conseguimento egoico. Coscienza che danza in beatitudine.
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