Dal mio incontro con Eric Baret e lo Yoga del Kashmir da lui trasmesso, lo Yoga per me non è stato più lo stesso. Lo Yoga del Kashmir da subito ha rappresentato una profonda e intima risonanza, che mi apparteneva da sempre. Scoprirlo è stato, in realtà, ri-scoprirlo.
E’ una gioia per me condividere con i miei allievi ciò che ho sedimentato nel corso della mia esperienza. Riporto una riflessione di Eric Baret tratta dal libro “L’unico desiderio”.
“Non si può essere presenti alla bellezza e all’armonia che tessono l’esistenza se non quando ci si percepisce senza progetti, senza dinamismo. In una intenzione, stiamo sempre ” cercando di”, stiamo combattendo, ci stiamo difendendo, tentando di diventare qualcuno o qualcosa e perdiamo il meraviglioso della vita. La sofferenza psicologica impedisce di gioire della bellezza. Lo spazio dove vibrare con la bellezza non si trova che in una disponibilità senza direzione. In un dinamismo psicologico, non c’è posto per la bellezza; non c’è che lotta, amarezza, dispiacere, fallimento, speranza – una vita misera! L’assenza di dinamismo non è dunque una negazione dei valori essenziali della vita. E’ al contrario una totale disponibilità nei loro confronti”.
Nei miei Corsi di Yoga a Varese conduco sessioni di Yoga, di cui potete trovare un esempio nell’articolo Una sequenza di Yoga spirandomi a Eric Baret e allo Yoga del Kashmir.
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